Tipi di quote nelle scommesse - -
Tipi di quote nelle scommesse

Le cosiddette ‘quote’ nel mondo delle scommesse online sono dei numeri che indicano qualcosa di molto importante. Le quote ci dicono infatti qual è la probabilità del verificarsi di un determinato evento e soprattutto qual è la somma che verrà pagata allo scommettitore in caso di esito positivo della puntata.
Le quote in pratica vengono ‘applicate’ alla puntata per calcolare l’eventuale vincita (o il profit). Il problema è che nel mondo si sono diffusi vari modi per indicare le quote nelle scommesse. Quote con lo stesso valore possono offrire la stessa identica vincita ma possono essere rappresentate in modo diverso.
I tipi di quota più famosi sono probabilmente tre dalle nostre parti: c’è quella italiana (o europea), quella inglese (o britannica più in generale) e quella americana.
Ma esistono anche quote di origine asiatica come quelle malesi, quelle di Hong Kong e quelle indonesiane. Andiamo a vedere quali sono le differenze tra tutte queste quote.

Quote decimali o europee

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I classici ‘numeri con la virgola‘ sono usati soprattutto in Europa (compresa l’Italia) e sono chiamati dunque anche quote europee o quote italiane. Le quote in questo formato, moltiplicate per la puntata, rappresentano la somma totale pagata dal bookmaker. Come sappiamo, lo scommettitore paga la scommessa in anticipo e poi viene pagato in caso di vincita. Le quote europee ci dicono a quanto ammonterà l’importo del pagamento.
Vediamo un esempio. Una puntata di 100 Euro a 1,30 determinerà, se vincente, un pagamento di 130 Euro. Infatti 100 x 1,30 fa 130. Per calcolare il profitto bisogna sottrarre al pagamento l’ammontare della puntata. 130 – 100 = 30 euro.

Quote frazionarie o inglesi

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Le frazioni nelle quote sono usate soprattutto nel Regno Unito e in Irlanda, ovvero in quelle isole dove le scommesse hanno una grande tradizione. Queste quote vengono infatti chiamate anche inglesi o britanniche. Moltiplicate per la puntata, esse rappresentano il profitto e non più la vincita complessiva.
Facciamo anche qui un esempio. Una puntata di 100 Euro a 2/5, determinerà, se vincente, un profitto di 40 sterline.
100 x 2/5 = 40. Per calcolare il pagamento bisogna quindi sommare al profitto l’ammontare della puntata.
100 x (1+2/5) = 140 sterline (o altra moneta).
Le quote frazionarie hanno un piccolo problema quando si tenta di convertirle in altri formati: le frazioni utilizzate sono standardizzate. Una quota di 2/7 espressa in formato decimale è pari a 1,2857 ma una puntata di 1.000 euro a 2/7 spesso non darà luogo a una vincita di 285,7 euro. Per effetto dell’arrotondamento l’importo effettivamente pagato potrebbe essere pari a 280 o 285 Euro.

Quote americane

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Le quote americane, al contrario di quelle esaminate fin qui, possono essere numeri positivi o negativi. L’interpretazione delle quote in questo formato varia quindi in base al segno davanti al numero.
Esempio di vincita inferiore alla puntata – Quando un certo evento ha più del 50% di probabilità di verificarsi, la vincita eventuale è inferiore alla puntata. Questo accade quando la quota decimale è inferiore a 2,00 e in quelle frazionarie a 1/1 (solitamente si parla di ‘evens’).
Nelle quote americane, il valore della quota indica a quanto deve ammontare la puntata per vincere 100 unità. Il segno ‘meno’ non ha valore nell’applicazione della formula. Una puntata di 100 Euro a -250, determinerà, se vincente, un profitto di 40 Euro: 100 x 100/250 = 100 x 0.40 = 40. Ecco la formula per calcolare il pagamento: 100 x (1+100/250) = 100 x (1+0.40) = 140 dollari.
Esempio di vincita superiore o uguale alla puntata – In questo caso è molto semplice, la quota indica la vincita ogni 100 unità puntate. Per distinguerla dal caso precedente, è preceduta dal segno ‘più’. Una puntata di 100 Euro a +275 determinerà, se vincente, un pagamento di 375 dollari: 100 x (1+275/100) = 100 x (1+2.75) = 375 dollari (o altra moneta). Per calcolare il profitto: 100 x 275/100 = 100 x 2.75 = 275 dollari.

Quote asiatiche

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Iniziamo dalle quote malesi che prevedono due casistiche, con alcune differenze rispetto alle quote americane. Vediamo il caso di vincita inferiore alla puntata. Il segno è il + che spesso però viene omesso. Esempio: una puntata di 1.000 a +0.40, determinerà un eventuale profitto di 400: 1.000 x 0.40 = 400.
Possiamo calcolare anche: 1.000 x (1+0.40) = 1.000 x 1.40 = 1.400. Passiamo al caso di vincita superiore o uguale alla puntata. In questo caso la quota indica la puntata necessaria per vincere una unità. Il segno davanti alla quota è negativo e va nuovamente ignorato nel calcolo. Esempio: una puntata di 1.000 a -0.36 determinerà, se vincente, un pagamento di 3.750.
Nel dettaglio: 1.000 x (1+1/0.36) = 1.000 x (1+2.77) = 3.777. Per calcolare il profitto:  1.000 x (1/0.36) = 1.000 x 2.77 = 2.777. Il caso evens o 2,00 nelle quote malesi viene espresso con lo zero. Occhio di nuovo all’arrotondamento. Nelle quote malesi di usano solo due decimali.
Le quote indonesiane sono uguali a quelle americane, solo che vengono divise per 100.
E chiudiamo la nostra carrellata con le quote di Hong Kong, un formato semplice che veniva usato anche in Italia prima dell’avvento del mercato regolamentato nel 1998.
Il formato funziona un po’ come quello frazionario: la quota indica semplicemente la vincita netta eventuale. Esempio: una puntata di 100 a 0.40, determinerà in caso di vincita un profitto di 400 dato che 1.000 x 0.40 = 400. Se la quota è 2.75 il calcolo diventa 1.000 x 2.75 = 2.750.
Per calcolare il pagamento bisogna quindi sommare al profitto l’ammontare della puntata: 1.000 x (1+0.40) = 1.400 oppure 1.000 x (1+2.75) = 3.750. La conversione tra formato decimale e formato di Hong Kong non presenta problemi di arrotondamento.
 
 
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